Si sa, l'ereditarietà genetica trasmette doti e talenti alla prole. In salute, doti fisiche, carattere, ma pure nell'arte, sport, mestieri.
E anche nella finanza, perché no?
Così, Giacomo Draghi figlio del più noto Mario presidente del consiglio, non poteva che lavorare nella finanza. E mica in una posizione di bassa lega, bensì per "13 anni ai vertici" della nota Morgan Stanley, e poi per un meno noto hedge fund comunque di livello globale.
Chissà se avrebbe fatto la stessa carriera ad esser figlio di Mario Rossi?
Ma no, dai, tutti hanno le stesse possibilità, il merito assiste i talentuosi che si impegnano in un percorso professionale, questi argomenti complottari sono propri di chi (miserabile!) smania di invidia a veder l'altrui carriera!
La BCE Banca Centrale Europea lo sanno tutti che è costituita con grandi poteri in campo bancario-monetario. Ci sarebbe da aspettarsi un modo di comunicare estremamente rigoroso ed istituzionale, messaggi precisi e mirati non solo per un intero discorso ma anche per ogni singolo periodo e singola parola. La BCE gestisce un potere da trilioni di euro, mica spiccioli!
Nel 2021 si comunica coi social media e pertanto va bene Twitter, e va bene la sua modalità dei 160 caratteri, e va bene un tweet-poesia ... che cosa? la BCE si esprime con un tweet-poesia! ??? !!!
Pare che questa sia la risposta della BCE alle richieste del ministro economico tedesco che chiedeva riduzione di intensità riguardo ai programmi europei di immissione di liquidità.
E' forse questo il modo di rispondere a un ministro, peraltro del principale paese dell'eurozona? Bho
Che idee ha il Mario Draghi neo capo governo? Si pensa al noto discorso meeting CL agosto 2020. Ma c'è un precedente significativo il 25 marzo 2020 un articolo su Financial Times.
E' in inglese stile "da-italiano-con-google-translate". L'idea di fondo: "più debito pubblico per sostenere il sistema economico". Se le parole hanno un senso proprio, l'articolo dice che lo stato dovrebbe fare debito per sostenere le imprese (e i posti di lavoro) con compensazioni delle perdite causate dallo shutdown coronavirus.
Either governments compensate borrowers for their expenses, or those borrowers will fail and the guarantee will be made good by the government. If moral hazard can be contained, the former is better for the economy. The second route is likely to be less costly for the budget. Both cases will lead to governments absorbing a large share of the income loss caused by the shutdown, if jobs and capacity are to be protected.
Le ipotesi sono due: o i governi compensano direttamente le spese di chi si indebita, oppure compenseranno le garanzie degli insolventi. Tra le due, sempre che si possa contenere il rischio morale, la prima ipotesi è migliore per l’economia, mentre la seconda sarà probabilmente meno onerosa per i bilanci. Entrambe i casi porteranno i governi ad assorbire una larga parte della perdita di reddito causata dallo shutdown, se i posti di lavoro e la capacità produttiva sono da proteggere.
In pratica il Nostro dice che il debito PUBBLICO (il cui costo è pagato da tutti i cittadini) deve compensare le perdite degli insolventi che nel contesto specifico sono le imprese, la cui proprietà è PRIVATA. Questo perché le imprese creano posti di lavoro, se no c'è disoccupazione.
Si guardi bene la parola "compensate" (compensare) che significa "dare i soldi che altrimenti si sarebbero tratti dalle attività ordinarie". Come dire: hai perso una parte delle entrate causa shutdown, quel che hai perso te lo da lo stato.
Si dirà giustamente che senza sostegno avviene il collasso del sistema economico. E' vero il sostegno è necessario e doveroso, ma bisogna proprio regalare questi soldi alle imprese e indirettamente ai loro proprietari-azionisti? Lo stato non potrebbe fare debito per erogare fondi alle imprese in cambio di qualcosa, per es. una quota della proprietà oppure una nuova tipologia di obbligazioni aziendali tipo covid (scadenza lunga tassi minimi cedola condizionata alle performance aziendali).
In queste condizioni si capisce bene che il ministero più importante non è più chi i soldi li procura (Mef) bensì chi i soldi li spende sotto forma di fondi per le imprese: GIORGETTI!!!
https://www.ft.com/content/c6d2de3a-6ec5-11ea-89df-41bea055720b
L'organizzazione militare Nato negli ultimi anni ha mostrato tutti i suoi limiti: non fa quasi nulla, la capacità degrada, la struttura costa una balla e ci sono pochi soldi per lo sviluppo strategico. E poi, i paesi membri così riluttanti a contribuire in quota 2% PIL (come gli americani richiedono): evidentemente il lungo periodo di pace li ha rammolliti, o forse non tutta questa esigenza di essere difesi perché ... non ci sono nemici.
Poi, il contesto della guerra sta cambiando: non più missili, basi, portaerei, cannoni, bensì investimenti, trattati commerciali, sistemi economici integrati, strade, gasdotti, internet.
E qui il famoso paradosso: fin quando il liberismo economico globale è praticato dagli americani, va bene; se praticato da Cina e Russia, no, perché ... non c'è da fidarsi, sono dittatoriali, ci opprimeranno, insomma tutte queste cose le possono fare solo gli americani, gli altri no.
Forza, darsi da fare: bisogna contrastare il "nemico" occorrono più risorse ma ... come reperirle? E viene fuori la grande idea: se la guerra si fa con i soldi, strumento strategico cruciale potrebbe essere la BANCA DELLA NATO.
Great!
Tutti zitti, parla Larry il capo di Blackrock: ci istruisce su quanto importanti sono gli investimenti "green".
Potrà pure passare l'idea "quanto sono bravi e umani questi investitori", ma non ci voglio credere.
Viceversa è verosimile credere che zero emissioni green ESG eccetera venga strumentalizzata a fini di immagine e per costruire prodotti attraenti.
L'intento sarà pure nobile e nobilitante, ma diciamocelo:
Blackrock è la fabbrica dei soldi, mica una onlus.
Le banche strutturalmente hanno poche idee, hanno sempre bisogno di sentirsi dire cosa c'è da fare, specialmente in campo strategico. Niente paura ci stanno le società consulting che provvedono.
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